Le severe linee romaniche esterne contrastano con l’esplosione barocca che scoprirai entrando. Maestosa e imponente, è la chiesa più bella e amata dai bergamaschi.
Esiste un legame profondo e antico tra la città e la Basilica di Santa Maria Maggiore, che deriva probabilmente dalle singolari condizioni della sua edificazione.
La Basilica è particolare perché caratterizzata dalla mancanza di un ingresso centrale e della facciata, che costituiva una parete unica con il palazzo attiguo.
I quattro accessi alla chiesa infatti sono tutti laterali. Alla base delle colonnine dei protiri trecenteschi di Giovanni da Campione, quattro leoni rossi e bianchi in marmo sorvegliano impassibili e maestosi l’ingresso settentrionale e quello meridionale.
Nel versante nord si apre su Piazza Duomo la porta detta dei Leoni rossi; il fianco meridionale invece affaccia su piazza Rosate con la porta detta dei Leoni bianchi. La diversa colorazione è data dal tipo di marmo utilizzato: quello veronese per i rossi e quello di Candoglia (nella piemontese Val d’Ossola) per i bianchi.
Anche il luogo scelto non è casuale: da sempre considerato sacro, già in epoca romana ospitava un tempio pagano poi distrutto dedicato alla dea Clemenza e nell’VIII secolo vi venne edificata un’altra chiesa dedicata alla Vergine.